135. Il povero fornaretto

Sul loggiato meridionale della Basilica di San Marco, due lampioni si accendono ogni sera. Secondo la tradizione, questi lumi ricordano un tragico errore giudiziario avvenuto oltre cinquecento anni fa, proprio nel luogo dove si svolgevano le esecuzioni capitali della Serenissima: tra le colonne del Leone alato e di San Todaro, nella Piazzetta San Marco.
La vicenda risale al 1507, quando il giovane fornaio Piero Fasiol fu ingiustamente accusato dell’omicidio di un nobile. Costretto a confessare sotto pressione, venne condannato e giustiziato. Solo dopo la sua morte si scoprì che il vero colpevole era un altro. L’errore fu così clamoroso da scuotere le fondamenta della giustizia veneziana. Da allora, il segretario del Consiglio dei Dieci, il massimo organo giurisdizionale penale della Repubblica, ammoniva i consiglieri prima di ogni sentenza con la frase: “Recordève del poaro fornareto” (“Ricordatevi del povero fornaretto”).
In sua memoria, si decise che ogni sera due lumi sarebbero stati accesi nel punto dove, si presume, il giovane Piero avesse rivolto il suo ultimo sguardo pieno di speranza: verso la Basilica di San Marco.
La storia ha ispirato almeno cinque film, tutti intitolati Il fornaretto di Venezia, usciti rispettivamente nel 1907, 1914, 1923, 1939 e infine nel 1963. Sulla scia di quest’ultimo, nel 1964 anche Topolino dedicò al racconto una parodia: Paperino fornaretto di Venezia, pubblicata nel numero 428.

Sotto la Madonna i 2 lampioni che vengono accesi ogni sera
Il fornaretto di Venezia diretto da Mario Almirante (1923)
Il fornaretto di Venezia diretto da Duilio Coletti (1939)
Il fornaretto di Venezia diretto da Duccio Tessari (1963)
Topolino n. 428 del 9 febbraio 1964

Sestiere di San Marco
Sul loggiato lato sud della Basilica di San Marco
Geolocalizzazione: 45.434204, 12.339590

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