111. Il medaglione della scommessa

In un campiello appartato nelle vicinanze di San Pantalon è incastonato, sul muro d’ingresso di un cortile privato, un medaglione di notevole fattura. Si tratta di un basso rilievo in marmo del diametro di 1 m che rappresenta un imperatore bizantino. Si racconta che nel 1256, un generale veneziano, tale Giovanni Tiepolo, in partenza perContinua a leggere “111. Il medaglione della scommessa”

100. La Serenissima nel 1500

Una testimonianza incredibile di com’era la città di Venezia ai tempi del suo massimo splendore ci viene dall’immensa opera di un pittore veneziano, tale Jacopo de’ Barbari, che nel 1500 realizzò una opera colossale per dimensione, armonia, tecnica e fedeltà riproduttiva. Con strumenti primordiali, riprodusse la Venezia di allora con una prospettiva che oggi èContinua a leggere “100. La Serenissima nel 1500”

82. Da dove puzza il pesce

Nell’edificio del Mercato di Rialto sul lato che costeggia Rio de le Becarie, sotto la scala che porta al primo piano, ci sono 2 splendidi portoni in ferro battuto, il più grande dei quali, reca in capo la seguente frase sempre in ferro battuto: PISCIS PRIMVM A CAPITE FOETET cioè “il pesce puzza dalla testa”Continua a leggere “82. Da dove puzza il pesce”

49. Le ancore austro-ungariche

Queste 2 gigantesche ancore, poste davanti al Museo Storico Navale di Venezia, appartenevano a due corazzate della “imperiale e regia Marina austro-ungarica”. Una era della nave ammiraglia “SMS Viribus Unitis”, affondata nel 1918 dagli ufficiali Rossetti e Paolucci, che eludendo le difese portuali, riuscirono a entrare nel golfo di Pola a bordo di una mignattaContinua a leggere “49. Le ancore austro-ungariche”