165. L’elica contraria

La quarta elica gira contraria

Venezia è una città di segreti: alcuni noti a tutti, altri che si rivelano solo a chi ha la pazienza di cercarli, e poi ce ne sono di più silenziosi, nascosti, quasi introvabili. Uno di questi si cela nel Palazzo Contarini-Fasan, elegante e misterioso, sospeso sulle acque del Canal Grande di fronte alla solenne Basilica della Salute. Il suo segreto è un dettaglio tanto sottile che persino grandi pittori, nel ritrarre il palazzo, non lo hanno mai colto.
Ma andiamo con ordine. L’edificio poggia le sue fondamenta su un’antica memoria bellica: qui sorgeva un tempo una torre armata di una possente catena, che, se tesa, poteva sbarrar la via alle flotte nemiche e difendere il cuore di Venezia. Il nome “Fasan” richiama un ramo della famiglia Contarini, dedito alla caccia del fagiano (“fasan” nel dialetto veneziano). È chiamato anche “Casa di Desdemona”, secondo una leggenda romantica che vi riconosce la dimora della sventurata eroina dell’Otello shakespeariano.
Eretto attorno al 1475, il palazzo è uno dei più raffinati esempi di gotico fiorito veneziano. Ma la sua vera anima si rivela nelle balconate: trafori che, da lontano, sembrano eliche in movimento. In realtà sono gocce inscritte in cerchi, ma l’occhio le percepisce come rotazioni, come un respiro che anima la pietra.
Ed ecco l’enigma. Al primo piano, la grande balconata mostra cinque eliche che paiono girare in senso antiorario. Al secondo piano, invece, nei due balconi contigui, altre quattro eliche: tre in senso orario, mentre l’ultima, come una nota stonata in una sinfonia perfetta, inverte il moto tornando al senso antiorario.
Perché questa asimmetria in un palazzo che celebra la simmetria? Fu un errore di montaggio? Un gesto intenzionale, un messaggio simbolico? Un capriccio d’artista o un segreto che attende ancora di essere decifrato?
È proprio questa sottile anomalia, questo piccolo “guasto” nell’ordine perfetto, a rendere il Palazzo Contarini-Fasan un mistero di pietra che continua a interrogare e alimentare l’insondabile fascino di Venezia.

Sotto le eliche girano in senso antiorario, sopra in senso orario a parte l’ultima
L’affaccio sul Canal Grande di fronte a Santa Maria della Salute
Due esempi di dipinti che non riportano l’elica contraria:
in alto: “Palazzo Contarini Fasan, detto Casa di Desdemona” di Antonietta Brandeis (1890÷1910)
in basso: “Palazzo Contarini a Venezia (Casa di Desdemona)” di Friedrich Nerly “il Vecchio” (1860÷1880)
Altri due esempi di dipinti che non riportano l’elica contraria:
in alto: “Palazzo Contarini-Fasan” di Josef Theodor Hansen (1887)
in basso: “Venice” attribuito a Thomas Moran (1879)

Sestiere di San Marco
affacciato sul Canal Grande di fronte alla Basilica di Santa Maria della Salute

visibile dalla fermata del vaporetto “Salute”
Geolocalizzazione: 45.431738, 12.334279 (palazzo); 45.431157, 12.334393 (visibile)

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