
Christian Doppler, studioso di matematica, fisica e astronomia, insegnò al Politecnico di Praga e all’Università di Vienna. Il suo nome è indissolubilmente legato a uno dei fenomeni più celebri della fisica moderna: il cosiddetto effetto Doppler, che descrive la variazione apparente della frequenza o della lunghezza d’onda emessa da una sorgente in movimento rispetto a un osservatore. Un esempio quotidiano? Il suono di una sirena d’ambulanza che si avvicina e poi si allontana, cambiando tonalità.

Afflitto da una malattia polmonare recidiva (forse tubercolosi) Doppler si trasferì a Venezia nel tentativo di trovare sollievo nel clima mite della laguna. Ironia della sorte, scelse proprio una città che vive di riflessi e onde, come quelle che aveva studiato per tutta la vita.
Morì il 17 marzo 1853, a soli 49 anni, in un appartamento affacciato sulla Riva degli Schiavoni. Oggi, una lapide ne ricorda il passaggio:
In questa casa
il 17.Marzo 1853 mori
il grande
fisico e matematico austriaco
CHRISTIAN DOPPLER
che scoprì
l’ EFFETTO DOPPLER
n. Salisburgo, 29.Novembre 1803
m. Venezia, 17.Marzo 1853
Riposa nel Cimitero di San Michele, ma sua intuizione continua a vivere, non solo nei laboratori e nelle università, ma anche nei radar, negli ecografi, nelle previsioni meteo e persino nella musica.

Sestiere di Castello 4133
tra il Ponte del Sepolcro e l’Hotel Gabrielli in Riva degli Schiavoni
Geolocalizzazione: 45.433857, 12.346563