27. Una concentrazione di patere

La pàtera, tipico elemento ornamentale della laguna veneta, era un bassorilievo di forma circolare, solitamente in pietra d’Istria o marmo, in voga dalla fine del X fino al XII secolo (con alcuni sforamenti fino al XV secolo). Veniva messa sulla parte alta di edifici e chiese, con una funzione apotropaica, cioè con lo scopo di allontanare o annullare le influenze maligne. Di dimensione variabile tra 20 e 80 cm di diametro e spessore fino a 10 cm, solitamente rappresenta animali, spesso che lottano tra loro, ma non solo. Il contorno inizialmente liscio, diventerà dentellato nel XII secolo. Da tenere presente che quando si demoliva un palazzo le patere venivano recuperate e reinserite o spostate altrove.

Sulla facciata laterale di questo palazzo ci sono ben 11 antiche patere. Da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso:
1. Due uccelli addossati a formare un cuore
2. Aquila che becca una lepre
3. Due trampolieri coi colli attorcigliati
4. Aquila che becca una lepre
5. Aquila che becca una lepre
6. Leone che azzanna un erbivoro
7. Leone
8. Cane che azzanna un cervo
9. Aquila che becca una lepre
10. Due draghi addossati
11. Aquila che becca una lepre

Sestiere di Cannaregio 5410
in Sotoportego Widmann all’altezza di Rio Terà dei Biri o del Parsemolo
Geolocalizzazione: 45.440179, 12.339565

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