92. Il mezzo pozzo

Alla fine di Calle dell’Aseo, dove lo spazio si apre, si nota una mezza vera da pozzo addossata a un muro: una presenza davvero insolita per Venezia. Un tempo, l’unica fonte di acqua dolce in città era quella piovana, e i pozzi venivano collocati al centro di campi e corti (le piazze e i cortili veneziani) che fungevano da grandi imbuti di raccolta.
Sotto queste superfici si stendeva uno spesso strato di sabbia, che filtrava l’acqua, seguito da uno strato di argilla impermeabile, utile a evitare la contaminazione con l’acqua salata dei rii. È quindi certo che questo pozzo si trovasse originariamente al centro della sua corte.
Per ragioni oggi sconosciute, la corte è stata in seguito divisa da un muro, costruito proprio sopra la vera da pozzo, che è stata così tagliata a metà: una parte è ancora visibile ai passanti, l’altra è nascosta all’interno di un cortile privato.
Non sempre serve l’intero per raccontare una storia: a volte, il mezzo dice già tutto.

il pozzo come si presenta dell’altra parte del muro
la struttura di un pozzo veneziano

Sestiere di Dorsoduro (a sx di 3367)
in fondo a Calle dell’Aseo arrivando da Calle del Magazen da Campo Santa Margherita
Geolocalizzazione: 45.434825, 12.325044

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