108. La madonnina del ferale

A Venezia esistono capitelli davvero singolari, unici al mondo: le cosiddette Madonnine del Ferale. Il termine “ferale” (o “fanale”) indicava le antiche lampade a uso pubblico, e queste in particolare servivano a segnalare, durante la notte, la posizione degli approdi a chi navigava in laguna.
Un palo di legno, la bricola, infisso a qualche metro dalla riva, sorreggeva una piccola casetta intagliata e dipinta di verde, al cui interno veniva acceso un lume a olio al calar del sole. Con l’avvento dell’illuminazione prima a gas e poi elettrica, queste lampade caddero in disuso. Ma invece di scomparire, vennero trasformate in piccoli capitelli votivi: al posto del lume, fu collocata una statuetta della Madonna.
Un dettaglio curioso è che la loro manutenzione, resa complicata dall’azione corrosiva dell’acqua salata e dall’impossibilità di intervenire da terra, è stata affidata ai gondolieri. Custodi silenziosi di queste Madonnine galleggianti.

Sestiere di San Polo 2811
al Servizio Gondole San Tomà in fondo a Calle del Tragheto
Geolocalizzazione: 45.435534, 12.328327

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