118. Il palazzo a metà

Sono molte le storie che circolano per spiegare l’evidente asimmetria di Palazzo Flangini. Una delle versioni più plausibili racconta che la famiglia Flangini non riuscì mai ad acquistare l’edificio adiacente, impedendo così il completamento del palazzo secondo il progetto originario. Un’altra, più rocambolesca, narra di una disputa tra due fratelli: uno dei due, dopo aver ereditato la propria metà, avrebbe fatto demolire quella spettante all’altro per dispetto.
In realtà, la costruzione di un palazzo richiedeva ingenti risorse economiche e tempi lunghi, durante i quali la situazione finanziaria del committente poteva cambiare, così come il suo stato di salute. In questi casi, i lavori potevano subire rallentamenti, interruzioni, cessioni o ridimensionamenti, fino a lasciare l’edificio incompiuto, proprio come accadde in questo caso.
Osservando la facciata sul Canal Grande, si nota chiaramente l’assenza della parte sinistra. Qualcosa portò a interrompere i lavori, e si optò per una chiusura rapida ed economica del fianco sinistro, ben lontana dalla ricchezza decorativa del lato destro. Questa fretta è visibile anche nella facciata: le colonne a sinistra delle finestre dei piani nobili sono tagliate a metà, segno evidente di un progetto abbandonato.

fianco sinistro (incompleto) e destro (completato) a confronto
Palazzo Flangini come avrebbe dovuto essere

Sestiere di Cannaregio
facciata di Palazzo Flangini visibile Riva de Biasio in Sestiere di Santa Croce 1299A
Geolocalizzazione:
45.442236, 12.325163 (palazzo); 45.441843, 12.325433 (visibile)

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