
Tra la notte dell’8 e il 9 maggio 2019, durante i giorni di apertura della Biennale d’Arte, un murales di Banksy è apparso nel sestiere di Dorsoduro, in una zona vicina all’università. L’opera, intitolata “The Migrant Child”, emerge dalle acque del canale Rio de Ca’ Foscari, dipinta sul muro scrostato di Palazzo San Pantalon.
Il dipinto raffigura un bambino con indosso un giubbotto di salvataggio, i cui piedi si trovano sotto il livello dell’acqua. In mano tiene un oggetto che a un primo sguardo potrebbe sembrare un razzo che sprigiona un rosa fumogeno, ma che a un’analisi più attenta rivela essere un pezzo di tronco sradicato. Questo dettaglio, un vero colpo di genio di Banksy, aggiunge un profondo strato di significato: il bambino non solo lancia un disperato segnale d’allarme, ma simboleggia anche lo sradicamento dalle proprie origini subito dai migranti che fuggono dalla miseria. La sua posizione, con i piedi sommersi e l’acqua alta che periodicamente lo ricopre quasi del tutto, accentua la sciagura delle morti in mare.
Il tema dell’opera si inseriva nel dibattito sulla tragedia degli sbarchi clandestini e sulla politica dei porti chiusi allora in voga, temi cari all’artista. Oltre a questo murales, Banksy realizzò in contemporanea un’altra performance provocatoria dal titolo “Venice in oil”: installò una bancarella in Piazza San Marco vendendo quadri che, una volta assemblati, formavano l’immagine di una grande nave da crociera tra le gondole veneziane, una denuncia all’impatto del turismo di massa.
Nonostante l’opera non sia stata subito rivendicata, Banksy ne ha in seguito confermato la paternità sul proprio profilo Instagram. L’identità dell’artista britannico rimane un mistero. I suoi stencil sono noti per veicolare messaggi politici e dare voce agli ultimi. L’apparizione di un’opera di tale spessore a Venezia si adatta perfettamente alla sua celebre frase: “Nei brutti giorni antichi, solo papi e principi potevano pagare per essere ritratti.”


Sestiere di Santa Croce
dal ponte tra Campo San Pantalon e Calle della Chiesa, sul palazzo a destra che da sul rio
Geolocalizzazione: 45.435536, 12.324055 (murales), 45.435404, 12.324166 (ponte)