
Sulla facciata della Chiesa di San Salvador a Venezia, incastonata nella pietra alla base della prima colonna sinistra, è visibile una palla di cannone. Sopra ad essa è riportata la data 6 agosto 1849, a perenne memoria di un evento che segnò la città durante il Risorgimento.
Questo proiettile fu scagliato durante l’assedio di Venezia da parte delle truppe austriache, un momento cruciale dei moti rivoluzionari del 1848-49. In quel periodo, Venezia si era proclamata repubblica indipendente sotto la guida di Daniele Manin e cercava di liberarsi dal dominio asburgico. In risposta, l’esercito austriaco strinse l’assedio alla città e iniziò a bombardarla da posizioni situate sulla terraferma, nei pressi di Mestre (San Giuliano e Campalto).
Nel corso del bombardamento, che iniziò il 30 luglio e vide il lancio di oltre 23.000 tra bombe e proiettili incendiari, gli austriaci cercarono di terrorizzare la popolazione e costringere i rivoltosi alla resa, che avvenne effettivamente il 22 agosto. La traiettoria e la posizione della palla nella facciata della chiesa di San Salvador suggeriscono che essa si sia conficcata direttamente lì, al momento dell’impatto.
Ancora oggi, quel proiettile è un tangibile promemoria della resistenza dei veneziani e simboleggia l’incrollabile desiderio di libertà che animava gli uomini di quel tempo.

Sestiere di San Marco (a dx del 4827)
a sinistra dell’ingresso della Chiesa di San Salvador in Campo San Salvador
Geolocalizzazione: 45.436908, 12.336191