
Dall’esterno, se non fosse per la tipica bacheca posta a lato, l’ingresso sembrerebbe una normale porta di una abitazione posta tra le vetrine dei negozi. La Chiesa di Santa Sofia e il suo campanile furono inglobati tra le case a seguito della costruzione della Strada Nova avvenuta nel ’800. Nonostante fosse una delle chiese più antiche della città (voluta dai nobili Gussoni nel 1020), essa fu ridimensionata e non essendo perpendicolare alla nuova strada, la facciata fu nascosta dietro a un escamotage architettonico con accesso mediante un vestibolo. Fu soppressa nel 1810, per poi essere venduta a un ebreo mercante, il quale la trasformò in magazzino e disperse le suppellettili. La chiesa venne riaperta al culto nel 1836 come succursale di San Felice. Solo il campanile e la parte alta della facciata sbucano dei tetti delle case, basta spostarsi nel campo che sta di fronte per vederli.

Sestiere di Cannaregio (a sx di 4192)
in Strada Nova, di fronte a Campo Santa Sofia
Geolocalizzazione: 45.440930, 12.334888