64. Il teatro supermercato

Una storia tormentata quella del Teatro Italia: dapprima trasformato in cinema, poi chiuso per anni, poi sede di uffici universitari, poi di nuovo chiuso e infine riaperto restaurato come supermercato. L’edificio è di un bel neogotico veneziano e l’originaria destinazione viene ricordata sulla facciata dalla grande e nativa scritta “TEATRO ITALIA”. Costruito nel 1915 dall’architetto Giovanni Sardi, riprende nelle monofore e nelle trifore lo stile gotico di Ca’ Foscari e di Palazzo Ducale (del quale copia anche il mistero di una colonna in pietra rossa). Impossibile non notare nella parte alta della facciata il grande leone marciano in bianca pietra d’Istria. Colpiscono anche i quattro portali di ingresso e i lampadari interni tutti in ferro battuto di Umberto Bellotto. L’affresco sul soffitto è del pittore veneziano Alessandro Pomi e gli altri decori interni in stile liberty sono opera del friulano Guido Marussig e di altri artisti locali. Rivoluzionario per l’epoca l’utilizzo massiccio di calcestruzzo armato. L’attuale destinazione con questa moderna convivenza, potrebbe anche non piacere, ma se non altro ne permette la sopravvivenza e la possibilità per tutti di visitarlo al fresco d’estate, al caldo d’inverno e gratuitamente.

Sestiere di Cannaregio 1944
in Campiello de l’Anconeta
Geolocalizzazione: 45.443980, 12.329427

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