
La fama di palazzo maledetto di Ca’ Dario deriva dal tragico destino di molti dei suoi abitanti o almeno cosi è quel che si racconta. Prende il nome dal suo primo proprietario, Giovanni Dario segretario del Senato della Repubblica che lo fece costruire nel 1479. Fu anche il primo a pagare il prezzo della sfortuna: sua figlia Marietta poco dopo averlo ricevuto in eredità, morirà di crepacuore a seguito dal tracollo economico del marito Vincenzo Barbaro morto accoltellato. Nel corso del 1500, Giacomo, uno degli eredi viene ucciso in un agguato a Candia. I Barbaro all’inizio dell’800 lo vendono ad Arbit Abdoll, un ricco commerciante armeno di pietre preziose che appena ne entra in possesso, finisce in bancarotta. Passa in mano a Radon Brown, ma si suiciderà in quelle stanze assieme al compagno a causa dello scandalo provocato dal loro legame. Nel 1899 il poeta francese Henry De Regnier ne diviene ospite, ma un grave malattia porrà termine al suo soggiorno veneziano. Negli anni ’60 la casa diventa dell’americano Charles Briggs che travolto dalle voci sulla sua omosessualità, fuggirà da Venezia per il Messico dove troverà il suo amante suicidato. Nel 1964 si fa avanti il tenore Mario Del Monaco che desisterà dall’acquisto a causa di un grave incidente stradale proprio il giorno dell’incontro preliminare. Il nuovo proprietario, Giordano delle Lanze nel 1970 viene ucciso nel palazzo da un marinaio croato che viveva con lui e che finirà assassinato dopo essere fuggito a Londra. Subentra Cristopher «Kit» Lambert, manager degli Who. In quella casa viene travolto dalla droga che lo porterà alla rottura con la band e al tracollo finanziario e poco dopo averla venduta morirà cadendo dalle scale della materna casa londinese. Fabrizio Ferrari, uomo d’affari veneziano, ci va ad abitare nel 1978 con la sorella Nicoletta, ma quest’ultima morirà in uno strano incidente stradale senza testimoni e anche per lui arriverà la sfortuna economica. Alla fine degli anni ’80 il palazzo viene acquistato da Raul Gardini che nel 1993 morirà suicida, travolto dallo scandalo di Tangentopoli. Sul finire degli anni ’90 il regista e attore Woody Allen è intenzionato all’acquisto, ma poi non se la sentirà di firmare. Per ultimo, nel 2002, il bassista John Entwistle degli Who, venne colpito da infarto appena una settimana dopo aver affittato Ca’ Dario per una vacanza a Venezia. Morirà d’infarto qualche tempo dopo.

La maledizione è scritta sulla facciata:
anagrammando l’iscrizione VRBIS GENIO IOANNES DARIVS (Giovanni Dario ingegnere urbano) si ottiene SVB RVINA INSIDIOSA GENERO (qui sotto genero una insidiosa rovina)
Sestiere di Dorsoduro (affacciato sul Canal Grande)
la facciata è visibile dalla fermata del traghetto “Giglio” in fondo a Calle Gritti in sestiere San Marco
Geolocalizzazione: 45.430944, 12.332222 (palazzo); 45.431542, 12.332586 (visibile)