96. I leoncini gemelli

[foto ZUK]

Alla sinistra della facciata di San Marco si apre una piccola piazza dove si trovano due leoni in pietra rossa, così consumati dal tempo da sembrare antichi quanto altri cimeli giunti a Venezia durante le Crociate, come il celebre gruppo dei Tetrarchi poco distante.
In realtà, questi leoni risalgono “solo” al 1722, anno in cui furono scolpiti per essere inseriti nel progetto di riqualificazione dell’allora Piazza delle Erbe, che ospitava un mercato ortofrutticolo. In quell’occasione, la piazzetta fu sopraelevata e la pavimentazione originaria in mattoni disposti a spina di pesce, la stessa che un tempo ricopriva anche Piazza San Marco, venne sostituita con i più resistenti e moderni masegni in trachite euganea. Da quel momento, l’area assunse il nome di Piazzetta dei Leoncini.
I leoni, opera dello scultore veneziano Giovanni Bonazza, sono realizzati in marmo rosso di Cottanello, una pietra calcarea marnosa proveniente dalla provincia di Rieti. Sebbene venga comunemente chiamata “marmo”, si tratta in realtà di una roccia sedimentaria dal caratteristico colore rosso scuro striato di bianco, apprezzata già dagli antichi Romani e tornata in voga nel XVII secolo. Tuttavia, utilizzata all’esterno, questa pietra tende a consumarsi facilmente, ed è proprio per questo che i leoni appaiono oggi così erosi.

Antonio Ermolao Paoletti “Il venditore di gelato” 1860-70

Sestiere di San Marco
in Piazzetta dei Leoncini
Geolocalizzazione: 45.434767, 12.339249

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