
Domenico Cimarosa nacque nel 1749 ad Aversa, vicino a Caserta, da una famiglia umile: il padre era muratore, la madre lavandaia. Le sue doti musicali furono notate dall’organista del monastero dove la madre lavorava, e da lì iniziò il percorso che lo avrebbe portato a diventare uno degli ultimi grandi compositori della scuola musicale napoletana e una figura di spicco del Classicismo europeo.
Amatissimo in Italia e all’estero, la sua opera più celebre, Il matrimonio segreto, fu rappresentata a Napoli per ben 110 sere consecutive, un successo senza precedenti.
Nel 1799, a causa delle sue idee politiche liberali, fu arrestato a Napoli e condannato a morte. Solo l’intercessione di influenti ammiratori riuscì a commutare la pena in esilio. Cimarosa scelse Venezia, dove abitò al Palazzo Duodo, che all’epoca era stato trasformato in albergo.
Morì nel 1801, forse avvelenato da sicari napoletani, a soli 52 anni. Fu sepolto nella vicina Chiesa di Sant’Angelo, che venne chiusa al culto nel 1810 durante le repressioni napoleoniche. Abbandonata e caduta in rovina, fu abbattuta nel 1837, e le spoglie del compositore andarono disperse.
Oggi, una semplice targa sul Palazzo Duodo ne ricorda il passaggio con queste parole:
QUI ABITÒ E MORÌ CIMAROSA


in un quadro del Canaletto (1730 circa)
Sestiere di San Marco 3584
sulla facciata di Palazzo Duodo in Campo Sant’Angelo
Geolocalizzazione: 45.434355, 12.332443