
Baiamonte Tiepolo discendeva da un nobile casato che aveva già dato a Venezia 2 dogi ed aveva un particolare ascendenza sul popolo tanto da essere chiamato “Gran Cavaliere”. A seguito della disastrosa guerra contro il Papato e relativa scomunica di Venezia, dell’esclusione di tanti cittadini dal governo e delle azioni di giustizia arbitraria condotte contro gli oppositori, assieme ad altre famiglie patrizie, Baiamonte fu il principale protagonista di un tentativo di colpo di stato contro il doge Pietro Gradenigo la sera del 15 giugno 1310. Ma le cose non andarono come previsto ed i rivoltosi vennero catturati e giustiziati con l’accusa di alto tradimento. Baiamonte che era riuscito a scappare, fu esiliato a vita e mori nei suoi possedimenti in Croazia non senza avere tentato più volte di ritornare nella sua Venezia. Come monito, la sua casa in Campo Sant’Agostin fu rasa al suolo ed a perenne ricordo al suo posto venne eretta una Colonna dell’Infamia. Fino alla caduta della Repubblica di Venezia fu proibito costruire in quel posto. Oggi, collocata a terra e non facile da trovare, rimane una pietra incisa con la seguente scritta:
LOC. COL.
BAI. THE.
MCCCX
col significato di “Qui era localizzata la colonna di Baiamonte Tiepolo anno 1310”
Immediatamente dopo quella che venne chiamata la “Congiura del Tiepolo”, fu costituito il temibile “Consiglio dei Dieci” che aveva poteri speciali per indagare e reprimere, niente poco di meno di un KGB veneziano, rimasto operativo fino al 1797, anno della caduta della Repubblica di Venezia.


Sestiere di San Polo 2304B
A terra dell’edificio a destra che fa angolo guardando Calle de la Chiesa da Campo Sant’Agostin
Geolocalizzazione: 45.438616, 12.328501
Dove è finita la colonna?
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Non lo so…
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