
Le costruzioni di Venezia poggiano su fondazioni composte da pali di legno conficcati nel terreno paludoso. Con il tempo, e sotto il peso degli edifici, questi pali possono assestarsi, provocando inclinazioni più o meno evidenti. I campanili, essendo le strutture più alte e quindi più pesanti rispetto alla loro base, sono quelli che hanno subito i danni maggiori: alcuni sono stati demoliti, altri abbassati. Tra quelli ancora in piedi, ce ne sono quattro visibilmente inclinati.
Uno di questi è il campanile della Chiesa di San Martino, situato a Burano. Già prima di attraccare, è impossibile non notare e fotografare la sua marcata inclinazione: è l’unico campanile che emerge sopra i tetti dell’isola, attirando subito l’attenzione. Costruito tra il 1703 e il 1714, ha una base quadrata di 6,2 metri e raggiunge un’altezza di 53 metri. Fin dai primi anni ha mostrato segni di cedimento del terreno, che ne hanno spostato l’asse di ben 1,83 metri. Un intervento di consolidamento statico, concluso con successo nel 1970, ne ha garantito la stabilità.
I punti più suggestivi da cui ammirare la sua inclinazione sono la Fondamenta di Terranova e il Rio Terrà del Pizzo.
E se vi sembra storto dopo un bicchiere di prosecco, tranquilli: è proprio così!


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Burano
accanto alla Chiesa di San Martino in Piazza Baldassare Galuppi
Geolocalizzazione: 45.484001, 12.418539 (campanile); 45.484632, 12.420179 (Fondamenta di Terranova); 45.483974, 12.417993 (Rio Terà del Pizzo)