
I capitelli di Palazzo Ducale sono una vera enciclopedia scolpita nella pietra: raccontano mestieri, virtù, vizi e creature dell’immaginario medievale. Questo, realizzato tra il 1340 e il 1350, è dedicato al mondo animale, in particolare ai predatori.
Sopra ogni testa è inciso il nome del predatore, in italiano volgare dell’epoca. Con un’eccezione: nel caso del gatto, il nome “MUSIPUL” sembrerebbe invece riferirsi alla preda.
Infatti, in latino mus significa “topo” e pullus “piccolo animale”. In realtà, già nel latino volgare il gatto veniva chiamato mūsipula, con il chiaro significato di “acchiappa topi”.
Anche se nell’italiano volgare era già in uso il termine “catto”, è probabile che in certe aree si continuasse a utilizzare l’antica denominazione.
Mistero chiarito!
In senso orario, le figure scolpite sono:
1. LEO – un leone che addenta la zampa di un animale
2. URSUS – un orso con un alveare in bocca e le api che ronzano in superficie
3. MUSIPUL – il gatto che afferra un topo
4. CHANIS – un cane che addenta un osso
5. APER – un cinghiale con un grappolo d’uva tra i denti
6. GRIFO – un grifone che azzanna un piccolo mammifero
7. UULPIS – una volpe che addenta una gallina
8. LUPUS – un lupo con un’anatra tra le fauci
Articoli collegati:
63. Il capitello della frutta
112. Il capitello dei popoli
Sestiere di San Marco
la 17° colonna da sx o la 3° da dx guardando Palazzo Ducale da Piazzetta San Marco
Geolocalizzazione: 45.433580, 12.339972
Incredibile qs città dai mille racconti
"Mi piace""Mi piace"
Pian piano ci arrivo a 1000
🙂
"Mi piace""Mi piace"