
Una delle maggiori peculiarità di Venezia è la pavimentazione con le caratteristiche pietre che caratterizzano tutti i campi e le calli. Si chiamano “masegni” (macigni) e oltre a Venezia sono utilizzati solamente a Trieste e a Rovigno. Costituiscono la pavimentazione innovativa che Venezia adottò a partire della prima metà del ‘700 e che ha sostituito quella precedente fatta di mattoni in cotto a spina di pesce o anche semplicemente di terra battuta. Coi masegni si cominciò col pavimentare le calli più importanti che preserò il nome di “Salizade” (selciate). A Venezia ne furono posati circa 7.000.000 e sono ora considerati un patrimonio storico della città, da proteggere e preservare. Sono stati oggetto di furti e a seguito dei lavori stradali spesso sostituiti con lastre di pietra più economiche che nulla avevano a che vedere con quelli originali. I masegni sono rettangolari e solitamente hanno una larghezza di 30/40 cm, una lunghezza di 40/70 cm e uno spessore fino a 15 cm con un peso da 25 a 100 kg. Inizialmente furono realizzati in pietra d’Istria poi sostituiti dalla più vicina trachite vulcanica dei Colli Euganei. La caratteristica di questa calle è che in certi punti la tradizionale forma a rettangolo viene abbandonata a favore di forme più schiacciate o a quadrati, più o meno grandi, ma a colpire maggiormente sono i masegni di forma triangolare, riscontrabili solo qui.
Sestiere di Castello (di fronte a 2125)
in Ramo della Tana all’altezza dell’icona nel muro
Geolocalizzazione: 45.433181, 12.351865