74. I mosaici di Pirro

Marcello Pirro (1940–2008), artista e poeta pugliese, visse a lungo a Venezia, dove era una presenza familiare in campo Santa Margherita, facilmente riconoscibile per il suo immancabile cappello rosso.

Marcello Pirro (1940–2008), artista e poeta pugliese, visse a lungo a Venezia, dove era una presenza familiare in campo Santa Margherita, facilmente riconoscibile per il suo immancabile cappello rosso. Nel 1973, insieme ad alcuni collaboratori, collocò il primo pannello musivo su un muro di mattoni rossi nel Campiello dei Squelini, a pochi passi dall’Università Ca’ Foscari. Sette anni dopo, nel 1980, ne furono aggiunti altri quattro, disposti alla sinistra del primo.
Lo stile astratto e l’uso di materiali poveri segnarono una netta rottura con la tradizione veneziana. L’intento dichiarato dell’artista era quello di “ridatare la città già sdrenata”, restituendole una voce nuova, fuori dai canoni. Quei mosaici, mai protetti dagli agenti atmosferici, hanno però subito un lento degrado: oggi versano in condizioni pessime, con parti ormai mancanti. Il bisogno di un restauro è urgente, prima che il tempo cancelli definitivamente questa testimonianza.
E pensare che a Pirro era stato concesso un privilegio mai accordato nemmeno ad artisti più celebri: quello di lasciare le sue opere esposte in modo permanente in uno spazio pubblico.
Non è il tempo a cancellare, ma l’indifferenza.

un ringraziamento alla Libreria Toletta per la concessione delle foto dei mosaici

Sestiere di Dorsoduro 3259A
sul muro a sinistra del bar in Campiello dei Squelini
Geolocalizzazione: 45.434335, 12.325644

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