
Per oltre 1400 anni Venezia è rimasta isolata dalla terraferma, finché nel 1841 ebbe inizio la costruzione del ponte ferroviario. Per accogliere il terminal e la nuova stazione, fu scelta un’ampia area nel sestiere di Cannaregio e, nel 1860, si procedette alla demolizione di numerosi edifici, tra cui l’antica Chiesa di Santa Lucia e il suo convento.
In omaggio alla chiesa abbattuta, la stazione prese il nome di Venezia Santa Lucia.
Pochi decenni dopo, nel 1924, si avviò il progetto di una stazione più moderna e funzionale, pensata per accogliere i milioni di visitatori attesi, con un ampio piazzale antistante. I lavori si conclusero solo nel 1952.
Al centro del piazzale, una grande lapide ricorda la posizione dell’antica chiesa, con una rappresentazione semplificata e la seguente iscrizione:
OVE LA PIETA’ DEGLI AVI NEL 1313 ERESSE E DEDICO’ -IN ONORE
DI SANTA LVCIA- LA CHIESA. RINNOVATA AGLI INIZI DEL SEC. XVII.
DEMOLITA NEL 1860.
LA PARROCCHIALE DI SAN GEREMIA PROFETA CVSTODISCE
IL VENERATO CORPO DELLA MARTIRE CRISTIANA
Parole che lasciano trasparire una storia travagliata. Nel 1204, durante la IV Crociata, le spoglie di Santa Lucia furono portate a Venezia come bottino sacro e collocate nella Chiesa di San Giorgio Maggiore. Ma il 13 dicembre 1279, giorno della sua festa, l’afflusso di fedeli fu tale che alcune barche si rovesciarono e diversi pellegrini morirono annegati.
Per evitare nuovi incidenti, le reliquie furono trasferite nella Chiesa di Santa Maria Annunziata. Nel 1313, su quel sito, venne costruita una nuova chiesa dedicata esclusivamente a Santa Lucia, che ne custodì le spoglie fino alla demolizione.
Oggi, le reliquie della Santa riposano nella Chiesa di San Geremia, a soli 350 metri dalla stazione. Una piccola distanza, per una presenza che continua a vegliare su chi arriva e chi parte.


Sestiere di Cannaregio
al centro del piazzale antistante la Stazione Ferroviaria in fondamenta Santa Lucia
Geolocalizzazione: 45.440813, 12.321470