
Baiamonte Tiepolo discendeva da una nobile famiglia che aveva già dato a Venezia due dogi, e godeva di grande popolarità tra il popolo, tanto da essere soprannominato il “Gran Cavaliere”. In seguito alla disastrosa guerra contro il Papato, alla scomunica della città, all’esclusione di molti cittadini dal governo e alle azioni di giustizia arbitraria contro gli oppositori, Baiamonte, insieme ad altre famiglie patrizie, divenne il protagonista di un tentativo di colpo di stato contro il doge Pietro Gradenigo, la sera del 15 giugno 1310.
Le cose, però, non andarono come previsto: i rivoltosi furono catturati e giustiziati con l’accusa di alto tradimento. Baiamonte riuscì a fuggire, ma fu condannato all’esilio a vita. Morì nei suoi possedimenti in Croazia, non senza aver tentato più volte di rientrare nella sua amata Venezia.
Come monito, la sua casa in Campo Sant’Agostin fu rasa al suolo, e al suo posto venne eretta la Colonna dell’Infamia. Fino alla caduta della Repubblica nel 1797, fu proibito costruire su quel terreno. Oggi, al posto della colonna, rimane una pietra incisa, non facile da trovare, con la scritta:
LOC. COL.
BAI. THE.
MCCCX
che significa: “Qui era localizzata la colonna di Baiamonte Tiepolo, anno 1310”.
Subito dopo quella che passò alla storia come la Congiura del Tiepolo, fu istituito il temibile Consiglio dei Dieci, con poteri speciali per indagare e reprimere ogni minaccia alla stabilità della Repubblica. Una sorta di KGB veneziano, rimasto operativo fino al 1797.


Sestiere di San Polo 2304B
A terra dell’edificio a destra che fa angolo guardando Calle de la Chiesa da Campo Sant’Agostin
Geolocalizzazione: 45.438616, 12.328501
Dove è finita la colonna?
"Mi piace""Mi piace"
Non lo so…
"Mi piace""Mi piace"
“Dimenticata” nei magazzini del museo Correr di Venezia
ciao da Enzo Zabarella
"Mi piace""Mi piace"