
I capitelli di Palazzo Ducale sono spesso paragonati ai capitoli di un’enciclopedia medievale scolpita nella pietra: ciascuno è diverso dagli altri e ognuno racconta, attraverso le sue sculture, una storia, un sapere, un frammento di vita quotidiana. Uno di questi, realizzato tra il 1424 e il 1442, è interamente dedicato alla frutta.
I frutti sono raffigurati all’interno di ceste intrecciate, come si usava all’epoca per conservarli, trasportarli ed esporli nei mercati. Sopra ogni cesta è inciso il nome del frutto, e procedendo in senso orario si leggono:
1. SEREXIS (ciliegie)
2. HUUA (uva)
3. FICI (fichi)
4. MOLONI (meloni)
5. ÇUCHE (zucche)
6. PERSICI (pesche)
7. CHUCUMERIS (cetrioli)
8. PIRI (pere)
Di particolare interesse è la lingua utilizzata: si tratta dell’italiano volgare, la forma evoluta dal latino volgare della lingua parlata in Italia tra il XIII e il XV secolo, che era ancora fortemente diversificata a livello locale.
Queste parole scolpite mostrano ancora sorprendenti affinità con le lingue romanze moderne friulano e veneto:
Friulano: ceriesis, ue, fîcs, melons, čučhis, piersuls, cudumars, piruçs
Veneto: seregie, ua, fighi, meloni, suca/zuche, pesseghe, cocomeri, pere
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Sestiere di San Marco
10° colonna di Palazzo Ducale partendo dalla Basilica
Geolocalizzazione: 45.433830, 12.339865