94. Il Campo de l’Abazia

Campo de l’Abazia è uno dei luoghi veneziani sospesi nel tempo. Da un lato si staglia la sontuosa facciata della Chiesa dell’Abbazia della Misericordia (un tempo dedicata a Santa Maria di Val Verde), mentre sul lato adiacente si trova la Scuola Vecchia della Misericordia, con la sua facciata antica e incompiuta, mentre gli altri lati si affacciano sui canali.
Ma ciò che rende questo campo davvero unico è la pavimentazione originale, ancora in mattoni di cotto disposti a spina di pesce, incorniciati da eleganti bordature in pietra d’Istria. Al centro, la vera da pozzo testimonia l’antico sistema di raccolta dell’acqua piovana, filtrata dalla sabbia sottostante e utilizzata dagli abitanti come risorsa pubblica.
Questa tipologia di pavimentazione, in uso tra il XIII e il XVII secolo, rappresentò una vera rivoluzione rispetto alla terra battuta, che diventava pericolosa e insalubre con la pioggia. In seguito, i mattoni furono progressivamente sostituiti dai masegni, le lastre di trachite euganea più resistenti alle intemperie, che finirono per ricoprire quasi tutta Venezia, tranne rare eccezioni come questa.
Proprio per la sua atmosfera fuori dal tempo, Campo de l’Abazia è stato scelto come ambientazione per alcune scene cinematografiche: tra queste, Moonraker – Operazione Spazio (1979) e Nosferatu a Venezia (1988), che ne hanno saputo cogliere il fascino antico e misterioso.

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Sestiere di Cannaregio 3551
in Campo de l’Abazia
Geolocalizzazione: 45.443780, 12.335070

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