115. La sveglia della strega

È quasi impossibile accorgersene, ma a circa sette metri di altezza, sulla parete di una comune abitazione veneziana, è appesa una sveglia. Non per decorazione, ma per uno scopo ben preciso: placare lo spirito inquieto di una strega che, si dice, si dilettava nella magia nera.
Alla sua morte, la casa rimase chiusa per anni. Nessuno voleva abitarla: strani rumori, inspiegabili e continui, scoraggiavano ogni tentativo. Un giorno, quasi per scherzo, un barbiere che aveva la bottega proprio in quella calle chiese agli operai impegnati nei lavori lì vicino di appendere la sua vecchia sveglia sulla parete. L’idea era semplice quanto bizzarra: forse, pensò, avrebbe aiutato la strega a tenere l’ora delle sue fatture nell’aldilà.
Il risultato fu sorprendente: i fenomeni cessarono immediatamente.
Col passare del tempo, dimenticato il motivo, la sveglia venne rimossa. E subito ripresero i disturbi: rumori, visioni, oggetti che sparivano, piccoli incidenti. Si ricordò allora il rimedio: una nuova sveglia fu collocata e tutto tornò tranquillo.
Qualche anno dopo, durante dei lavori di restauro, la sveglia fu rimossa di nuovo. E, puntualmente, i fenomeni si ripresentarono. Da allora, una sveglia è sempre presente. Quella attuale è persino protetta da una teca trasparente, affinché non si rovini né cada, esponendo la casa a nuovi sortilegi.

l’attuale sveglia protetta da una teca

Sestiere di Dorsoduro 1195
Calle de la Toletta, di fronte alla scuola elementare Giustina Renier Michiele, laterale di Calle di Ponte de le Maravegie
Geolocalizzazione: 45.431784, 12.326097

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