Un tempo monastero delle suore francescane, poi sede della questura, dal 1938 l’edificio divenne l’Hotel Santa Lucia, favorito anche dalla sua posizione privilegiata sul Canal Grande. Tuttavia, da tempo soffriva di problemi di capienza, da cui nacque l’esigenza di ampliarlo. Quando nel 2015 venne rimossa la copertura, il nuovo volume fu subito soprannominato in modo sprezzante “il Cubo”, non solo per la sua forma, ma anche per l’assonanza con la parola “incubo”.
Un’indagine condotta dal Corriere del Veneto rivelò che l’87,7% dei lettori lo considerava sgradito. Viene da chiedersi quale soddisfazione possa provare il proprietario o gli architetti nel firmare un’opera ritenuta assurda da nove persone su dieci, e per di più a Venezia.
Secondo Wikipedia, un “ecomostro” è un edificio gravemente incompatibile con l’ambiente naturale circostante, soprattutto per il suo impatto visivo. E l’ambiente naturale di Venezia è, da sempre, l’armonia. Venezia è come una vecchia signora: va rispettata, non deturpata. Di obbrobri come questo, nessuno dotato di buonsenso e buon gusto sentiva il bisogno.
Eppure, questo ecomostro oggi esiste e con il beneplacito di chi è pagato con denaro pubblico. Un altro brutto colpo per il sestiere di Santa Croce e per Venezia tutta.
Se questo è il futuro dell’architettura veneziana, forse è il passato che dovremmo difendere con più forza.
Sestiere di Santa Croce 458
In Fondamenta Santa Chiara, l’estensione del Hotel Santa Chiara
Geolocalizzazione: 45.438569, 12.319405
STRABILIANTE VENEZIA 
A me non dispiace. E’ una rottura della tradizione. Venezia è stata fatta in mille anni Ci sono tutti gli stili, le mode (?) e le pratiche. Quando le fogne galleggiavano e i topi erano 10 a 1 sugli abitanti e le malattie recuperate in ambiente erano considerate punizione divina. Il maggior pregio è il maggior difetto: si impone nelle sue linee secche, monopolizza l’attenzione. Avrei voluto vedere a Venezia la torre che le Generali hanno fatto costrire a Milano. La Torre di Zaha Hadid: stupenda. Ma anche il Ponte di Calatrava è stato importante. Anche a Venezia il tempo non si è fermato.
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