A Venezia ho rintracciato finora 63 piere sbuse con foro orizzontale, disseminate su 30 facciate di 24 edifici. Questa in particolare aggiunge un tassello inatteso al mosaico del mistero: si trova in una calle strettissima e senza uscita (un luogo che solo un’altra piera sbusa condivide) raggiungibile attraverso un “sotoportego” ancora più angusto, quasi unContinua a leggere “158. Una piera sbusa vicina vicina”
Archivi della categoria: Pietre particolari
139. La pietra della Teriaca
Un dettaglio che spesso passa inosservato, ma che racchiude una delle pagine più curiose e affascinanti della storia farmaceutica veneziana. Una piccola impronta circolare, visibile su un masegno alla sinistra dell’ingresso della Farmacia “Alle Due Colonne”, è ciò che resta delle innumerevoli volte in cui, in passato, vi fu appoggiato il grande mortaio in bronzoContinua a leggere “139. La pietra della Teriaca”
134. Una piera sbusa sopra l’altra
Curiose, queste “pietre bucate”. Di solito si trovano simmetricamente ai lati di una finestra, equidistanti a destra e a sinistra. Qui, invece, sono presenti solo su un lato. Ma su questo palazzo non è così strano: quelle di destra sono probabilmente state rimosse per fare spazio alla trifora, aggiunta in epoca successiva.Ci sono però dueContinua a leggere “134. Una piera sbusa sopra l’altra”
132. Il barbacane massimo sporto
I barbacani sono mensole in legno o pietra che sporgono dalla struttura muraria, permettendo ai piani superiori di estendersi oltre il piano terra. A Venezia, la loro dimensione massima era regolata da un barbacane di riferimento, ancora visibile in Calle della Madonna, scolpito in pietra d’Istria con l’incisione: PER LA IVRIDICIOM DI BARBACANI.Le interpretazioni sullaContinua a leggere “132. Il barbacane massimo sporto”
128. Il trono di Attila
Torcello fu la prima isola della laguna veneziana ad essere abitata dopo le invasioni barbariche, quando molti abitanti dell’antica città di Altino vi si rifugiarono per sfuggire agli invasori, poco attrezzati per affrontare le insidie delle paludi. Ancora oggi, nello spiazzo antistante la Chiesa di Santa Fosca, si può ammirare un antico masso scolpito dallaContinua a leggere “128. Il trono di Attila”
127. La pietra dell’infamia
Baiamonte Tiepolo discendeva da una nobile famiglia che aveva già dato a Venezia due dogi, e godeva di grande popolarità tra il popolo, tanto da essere soprannominato il “Gran Cavaliere”. In seguito alla disastrosa guerra contro il Papato, alla scomunica della città, all’esclusione di molti cittadini dal governo e alle azioni di giustizia arbitraria controContinua a leggere “127. La pietra dell’infamia”
113. Una piera sbusa e mezza
Su questo antico palazzo, sotto la quadrifora del secondo piano, si trovano due piere sbuse: una intera a sinistra, l’altra spaccata a destra. Su quest’ultima sono visibili alcuni fori, probabilmente realizzati per fissare la parte rotta. Una riparazione eseguita più per ragioni estetiche che strutturali, dal momento che, una volta ricomposta, non avrebbe potuto sostenereContinua a leggere “113. Una piera sbusa e mezza”
101. La pietra bianca dell’incontro
Tra i masegni grigi del viale che dal ponte San Pietro conduce al portale d’ingresso della Basilica di San Pietro di Castello, ce n’è uno che spicca: è bianco, volutamente bianco. Un dettaglio apparentemente insignificante, ma carico di significato.Oggi la Cattedrale di Venezia è la Basilica di San Marco, ma fino al 1807 la sedeContinua a leggere “101. La pietra bianca dell’incontro”
99. La piera sbusa sola (2)
A Venezia restano poco più di una ventina di edifici che conservano le cosiddette “piere sbuse”. Queste pietre forate si trovavano originariamente sui palazzi del Duecento e Trecento, ma la loro funzione è oggi sconosciuta, poiché non esistono documenti o rappresentazioni dell’epoca che ne chiariscano l’utilizzo. È probabile che si trattasse di una pratica ormaiContinua a leggere “99. La piera sbusa sola (2)”
72 . La pietra d’inciampo per 21
Purtroppo, anche Venezia fu colpita dalla vergogna delle leggi razziali, e a pagarne il prezzo più alto furono soprattutto gli ebrei. Tra il 1943 e il 1944, ben 246 persone di origine ebraica vennero catturate e deportate nei campi di concentramento e sterminio. Solo otto di loro riuscirono a sopravvivere.Il 16 dicembre 1992, l’artista tedescoContinua a leggere “72 . La pietra d’inciampo per 21”
71. La piera sbusa sola
Palazzo Venier risale al XIV secolo e, al primo piano nobile della facciata che affaccia sul Rio dell’Arco, si nota una “piera sbusa” collocata a sinistra della trifora, senza una corrispondente sul lato destro. Considerando che l’uso delle piere sbuse è attestato tra il XII e il XIII secolo – dunque antecedente alla realizzazione diContinua a leggere “71. La piera sbusa sola”
68. La sirena e il pescatore
Narra la leggenda che, in questo luogo, vivesse un pescatore di nome Orio. Un giorno, mentre era intento a pescare, udì un grido d’aiuto provenire dal mare: nelle sue reti era rimasta impigliata una bellissima sirena di nome Melusina. I due iniziarono a vedersi e si innamorarono profondamente.Melusina pose però una sola condizione: fino alContinua a leggere “68. La sirena e il pescatore”
42. La pietra rossa della peste
La storia è legata alla devastante peste del 1630, che in appena un anno e mezzo uccise circa 80.000 veneziani. In Corte Nova abitava una donna di nome Giovanna, che raccontò di aver avuto una visione della Madonna e invitò gli abitanti ad affidarsi alla sua protezione.Giovanna dipinse un’immagine della Vergine, davanti alla quale, secondoContinua a leggere “42. La pietra rossa della peste”
21. Quattro piere sbuse
Tra i molti enigmi che Venezia custodisce nei suoi muri, uno dei più affascinanti è quello delle piere sbuse, le pietre forate che, in origine, sporgevano dalle facciate di alcuni palazzi del Duecento e Trecento.Nessuno sa con certezza a cosa servissero. Non esistono dipinti dell’epoca che ne illustrino l’uso, né documenti che ne chiariscano laContinua a leggere “21. Quattro piere sbuse”